VIRGILIO ROSPIGLIOSI

In questa pagina è presente solo una piccola parte della produzione.

ART FOR THE MASSES

L’idea nasce nel 2007 ed è una conseguenza semplificata di Atomideogenesi, filosofia ideata da Rospigliosi alla fine degli anni 90’. Art for the masses può essere definito un rituale sociologico in divenire, nel quale Virgilio Rospigliosi finge di incontrare e di collaborare con il pittore fiammingo Hubert van Eyck. È importante precisare che la performance è applicabile a qualunque cosa. Ogni oggetto fisico da cui può avere origine, è soltanto il veicolo per approdare a un luogo immateriale, che è l’essenza stessa della performance. Il progetto prevede una serie speciale di oggetti di piccole dimensioni; dipinti, sculture, installazioni o espressioni audiovisive, dal coefficiente volutamente ridotto e non variabile. Dunque accessibili a chiunque e non soltanto a un pubblico elitario. Le tematiche sono ripetitive, elementari e prive di contenuti rilevanti. A ogni oggetto è incorporato un codice QR, contenente un’immagine fotografica, che varia da oggetto a oggetto e rappresentante “un’azione” da parte di Hubert van Eyck. Che prevede la collocazione forzata di ogni singolo oggetto nei più importanti spazi e musei del mondo. Ma anche nei luoghi più improbabili. La dicotomia oggetto fisico (dipinto, scultura ecc) e immagine fotografica dell’azione, potrebbe generare nello spettatore “parte attiva della performance”, una comprensibile condizione di smarrimento. Egli potrebbe chiedersi se l’opera d’arte sia l’oggetto, oppure l’immagine dell’azione visualizzata dopo la scansione del codice QR. Le due cose sono imprescindibili. Lo spazio immateriale, dato dalla connessione tra l’oggetto fisico e l’immagine dell’azione, “è” l’opera d’arte. Art for the masses è una performance sociologica che sopravvaluta e al tempo stesso sottovaluta l’arte in tutte le sue espressioni. Deprivandola dell’aura sacrale che molto spesso le si attribuisce e mettendone in luce l’aspetto mistificatorio.

T B

Art for the masses - Testo analitico di Roberto Cipriani (Emerito di Sociologia nell’Università Roma Tre)

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